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Uno dei motivi per cui molti investitori europei decidono d’investire in Tunisia è la presenza di una minore burocrazia e una maggiore semplificazione delle procedure amministrative rispetto all’Italia. In linea generale, vige il principio della libertà di mercato, secondo cui è possibile aprire un’attività senza bisogno di chiederne l’autorizzazione (questa resta obbligatoria solo per alcuni settori specificamente indicati dalla normativa tunisina).
I progetti sono approvati con la regola del “silenzio-assenso”: una volta comunicata l’intenzione di avviare un determinato progetto, questo si considera approvato se, trascorso un determinato periodo di tempo, non interviene un provvedimento di diniego.
Ulteriore vantaggio di esercitare un’impresa in Tunisia è rappresentato dalla possibilità di assumere manodopera locale che sia al contempo qualificata ed economica. Anche l’esistenza di un cambio vantaggioso euro-dinaro tunisino rende ancora più conveniente l’investimento.
Sono molti gli investitori italiani che decidono di aprire un’attività in Tunisia, spinti dalla contiguità geografica (la Tunisia è il Paese del Nord Africa più vicino all’Italia), da una disciplina particolarmente favorevole agli investimenti stranieri e dal basso costo dei fattori produttivi. La Tunisia non attira soltanto investitori stranieri, ma è anche un importante partner commerciale dell’Italia. Infatti, il nostro Paese è il primo fornitore della Tunisia e il suo secondo cliente.
Allo scopo d’incentivare l’arrivo dei capitali stranieri e la propria crescita economica, la Tunisia ha recentemente riformato la disciplina in materia d’investimenti internazionali, semplificando le modalità di accesso al mercato per gli stranieri e istituendo un nuovo organo, la “Commissione Superiore degli Investimenti”. A quest’ultima è attribuito il compito di facilitare la realizzazione dei progetti presentati e di dare assistenza agli investitori stranieri in materia d’incentivi finanziari e fiscali.
Ulteriore vantaggio di esercitare un’impresa in Tunisia è rappresentato dalla possibilità di assumere manodopera locale che sia al contempo qualificata ed economica. Anche l’esistenza di un cambio vantaggioso euro-dinaro tunisino rende ancora più conveniente l’investimento.
Sono molti gli investitori italiani che decidono di aprire un’attività in Tunisia, spinti dalla contiguità geografica (la Tunisia è il Paese del Nord Africa più vicino all’Italia), da una disciplina particolarmente favorevole agli investimenti stranieri e dal basso costo dei fattori produttivi. La Tunisia non attira soltanto investitori stranieri, ma è anche un importante partner commerciale dell’Italia. Infatti, il nostro Paese è il primo fornitore della Tunisia e il suo secondo cliente.
Allo scopo d’incentivare l’arrivo dei capitali stranieri e la propria crescita economica, la Tunisia ha recentemente riformato la disciplina in materia d’investimenti internazionali, semplificando le modalità di accesso al mercato per gli stranieri e istituendo un nuovo organo, la “Commissione Superiore degli Investimenti”. A quest’ultima è attribuito il compito di facilitare la realizzazione dei progetti presentati e di dare assistenza agli investitori stranieri in materia d’incentivi finanziari e fiscali.
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